Fra poche settimane avrà inizio il Giubileo della misericordia. Se questo fantastico Papa ha sentito di dedicare un anno alla misericordia, di consacrarle un Giubileo, vuol dire che il mondo oggi ne ha particolarmente bisogno
. La mentalità prevalente rischia di essere senza pietà, priva di compassione e la parola “perdono” viene usata sempre più di rado, come nota, personalmente, Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: “è triste dover vedere come l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata. Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato” oppure citando san Giovanni Paolo II: “La mentalità contemporanea, forse più di quella dell’uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresì ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano l’idea stessa della misericordia. La parola e il concetto di misericordia sembrano porre a disagio l’uomo, il quale, grazie all’enorme sviluppo della scienza e della tecnica, non mai prima conosciuto nella storia, è diventato padrone ed ha soggiogato e dominato la terra. Tale dominio sulla terra, inteso talvolta unilateralmente e superficialmente, sembra che non lasci spazio alla misericordia…”.
Siamo immersi in una cultura apparentemente molto aperta ma in realtà subdola e termini come “pietà”, “misericordia”, “perdono”, “compassione” stanno sparendo dal vocabolario dei mass media, che sono invece estremamente generosi nel propinarci tonnellate di film, filmati, programmi e linguaggi imbottiti di violenza, spietatezza, vendetta, rancore e giudizi inappellabili.
Il peggio è poi che tutta questa gente, chiusa alla misericordia, non conoscendola non la offre nemmeno a se stessa, quindi chissà quante persone vivono immerse in un perenne autogiudizio e in un’angosciosa disistima di sé e passano le loro giornate avvolte da una nuvola nera; per loro il sole non splende mai.
C’è davvero bisogno di un’urgente riscoperta della misericordia, di viverla e di farla vivere, per far respirare questo mondo troppo spesso spietato. C’è bisogno della misericordia che, come dice ancora Papa Francesco nel documento sopracitato “è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità, è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro, è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita, è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. (…) Insomma, la misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono. (…) L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole. La Chiesa «vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia» ”.
Il direttore spirituale di suor Faustina Kowalska, grande annunciatrice della misericordia di Dio, ha dubitato di lei fino all’ultimo, soprattutto quando la santa gli disse che la misericordia è il più grande attributo di Dio. Ma non è più grande dire che Dio è onnipotente, infinito, eterno? Il puntiglioso direttore è andato però a controllare e ha scoperto che due colonne della Chiesa come sant’Agostino e san Tommaso d’Aquino lo confermavano: la misericordia è il più grande attributo, la più grande qualità di Dio. Davanti a questa conferma, il direttore di suor Faustina ha finalmente smesso di dubitare di lei. L’incredibile misericordia di Dio per noi… Da Lui possiamo ottenerla, viverla, impararla e diffonderla.
Se allora vogliamo dare un po’ di ossigeno a questo mondo sfiatato, se vogliamo davvero essere anche noi grandi, la misericordia è la nostra priorità, il nostro debito a un mondo che la sperimenta di rado e la nostra via per l’Amore vero, e quindi per una grande gioia.