Nell’ “Anno Giubilare della Misericordia” parlare delle Opere di Misericordia acquista un valore particolare e per certi aspetti unico, che immediatamente evoca le tante parole che ci ha consegnato Papa Francesco in questo tempo di grazia e che diventano monito e un concreto programma di vita per ogni “uomo di buona volontà”. Tra le tante ce ne sono alcune che il Santo Padre ha rivolto proprio alla Famiglia di Nuovi Orizzonti, nella lettera scritta a Chiara in occasione dell’approvazione definitiva da parte della Santa Sede degli Statuti:
“Chiedo al Signore Risorto di trasformare i buoni propositi in concrete Opere di Carità”.
In questa preghiera di Papa Francesco è racchiusa la missione specifica della Famiglia di Servizio Micors.
“ I Micors – cfr. Statuti art. 39 – sono chiamati a portare l’abbraccio di Gesù misericordioso a quelli che sono nella sofferenza fisica e spirituale, negli ospedali, nelle carceri, nelle baraccopoli, nella favelas, testimoniando con la propria vita quanto sia infinito l’amore misericordioso del Padre. Si impegnano in particolare nelle opere di misericordia e nella realizzazione di progetti nei paesi in via di sviluppo.”
Il termine “Micors” richiama dunque la parola “Misericordia” perché il cuore di ogni iniziativa, attività, progetto Micors è proprio testimoniare l’infinita Misericordia di Dio e impegnarsi nel vivere concretamente le Opere di Misericordia: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete e mi avete dato da bere; ero straniero e mi avete accolto; ero nudo e mi avete vestito; ero ammalato e mi avete visitato; ero in prigione e siete venuti a trovarmi” (Mt 25, 35-36).
Oggi la Famiglia Micors conta 73 equipe per un totale di 297 membri attivi, impegnate nelle molteplici attività che declinano le Opere di Misericordia e 528 desiderose di collaborare con l’area che verranno formate e inserite in equipe.
Sono diversi gli ambiti in cui si svolge il servizio Micors, perché ognuna delle parole pronunciate da Gesù -“avevo fame”, “avevo sete” , “ero nudo”, “ero straniero” apre scenari di povertà, di ingiustizie, di bisogni, di attese, che ci interpellano in modo sempre nuovo.
Ecco le principali attività in cui ci siamo impegnati in questo anno 2015-2016:
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La Cooperazione Internazionale è l’ambito di servizio che supporta le missioni all’estero e promuove i progetti di sviluppo e il Volontariato Internazionale.
Nel 2016 sono stati attuati 2 progetti di cooperazione allo sviluppo, in corso di realizzazione:
- Il progetto “Fiumi d’acqua viva” finanziato dalla Provincia di Trento e finalizzato al sostegno della missione in Brasile.
- Il progetto “Attivi-Amo-Ci”, finanziato dalla Provincia di Trento e finalizzato al sostegno della missione in Bosnia.
e 3 progetti di Sostegno a Distanza per il sostegno della missione in Brasile, che coinvolgono 703 donatori:
- Il progetto Coracao che sostiene circa 250 famiglie nelle favelas di Quixada e Fortaleza
- Il progetto Perfeita Alegria, che sostiene il centro diurno nella città di Quixada, in grado di ospitare fino a 40 bambini di strada al giorno.
- Il progetto Amico della Missione, che sostiene la gestione e lo sviluppo di tutta la missione in Brasile.
E’ stato inoltre avviato il progetto di Aiuti Umanitari in Bosnia Erzegovina “Orizzonti di Misericordia” , che ha già prodotto importanti risultati, aprendo canali nuovi di Provvidenza:
- da novembre a giugno sono stati organizzati 5 tir di aiuti umanitari per un totale di circa 700 quintali di beni di prima necessità e pannoloni consegnati nella BiH a 500 famiglie bisognose, per un valore stimato di circa 110.000 euro.
- Sono stati individuati 4 magazzini resi disponibili al progetto a titolo gratuito: nella zona nord ad Imola (Bologna) presso la Fenimond; nella zona centro a Rubianello (Fermo) presso il Banco delle Opere della Carità delle Marche e ad Ancona presso la Casa Editrice Shalom; nella zona Sud sud a Santeramo (Bari) e a Cosenza.
- Grazie alla generosità dei benefattori e alla fantasia della Provvidenza abbiamo a disposizione 3 tir per il trasporto gratuito carichi umanitari: con partenza dal magazzino del nord ad Imola (Bo) messo a disposizione dalla Fenimond; con partenza dal magazzino del Centro a Rubianello (Fermo) grazie alla collaborazione nata con la Croce Rossa di Ascoli Piceno; con partenza dal magazzino del sud a Bitritto (Bari) messo a disposizione dalla Turi Vito srl.
Questo importante lavoro è stato reso possibile dall’aiuto delle equipe micors sparse nel territorio nazionale e impegnate nella raccolta dei beni di prima necessità.
Un ambito di attività importante che afferisce alla Cooperazione Internazionale è la Formazione al Volontariato Internazionale. Negli ultimi anni è infatti cresciuta la richiesta, da parte principalmente dei giovani, di un coinvolgimento attivo, anche per brevi periodi, nelle attività della missione, che non si limiti a un sostegno “a distanza” o di tipo esclusivamente economico. Da qui l’idea e la proposta di intervenire nell’ambito dell’educazione alla mondialità e della formazione al volontariato internazionale, offrendo la possibilità concreta ai giovani di entrare in una relazione di scambio con i paesi del sud del mondo. Abbiamo fatto esperienza di come la cooperazione è un agente di cambiamento non solo per i paesi che necessitano di aiuti, ma anche per la persona che mette in gioco se stessa e i propri parametri culturali per entrare in un’esperienza di relazione autentica e di solidarietà umana. Gli itinerari formativi proposti, che attueremo nella Cittadella di Frosinone in collegamento con le missioni all’estero, rispondono a questa necessità e diventano opportunità per tutti quei giovani orientati a una formazione e a una crescita personale e umana che tenga prioritariamente conto dei valori della relazione, della solidarietà e dell’impegno.
In questa prospettiva, anche quest’anno è stato organizzato un campo di lavoro estivo che vedrà coinvolti 10 giovani volontari e che si svolgerà dal 20 luglio al 12 agosto nelle città di Quixada e Fortaleza in Brasile.
A Medjugorje, in Bosnia Erzegovina, è permanente nei mesi estivi la possibilità di vivere un’esperienza , individuale o di gruppo, di volontariato internazionale.
CARCERE
Le attività delle equipe all’interno degli istituti penitenziari sono principalmente di ascolto, di aiuto materiale per i beni di prima necessità di cui normalmente mancano i detenuti, di tutela dei loro diritti.
Consideriamo un grande successo avere introdotto in alcune carceri il percorso educativo dell’Arte di Amare ideato da Chiara Amirante, con proiezione dei video di formazione e gruppi di condivisione. Tale percorso è uno strumento validissimo per migliorare la qualità di vita dei detenuti nelle condizioni di limitazione della libertà personale in cui si trovano, e facciamo esperienza di come riesca a veicolare la Gioia anche in situazioni pesanti di sofferenza e frustrazione. Acquisire la conoscenza di chi siamo, di che cosa vogliamo, riduce infatti insicurezze, paure e la tendenza a comportamenti socialmente inadeguati o pericolosi, per sé e per gli altri, sollecitando la persona a scoprire una libertà nuova, interiore, non condizionata da limitazioni esterne, fonte di una felicità non effimera e duratura.
Puntiamo a coinvolgere sempre di più gli istituti penitenziari con cui collaboriamo, nel progetto dell’”Arte di Amare”, perché diventino insieme a noi parte attiva di questa esperienza .
Altra attività importante di sostegno ai detenuti è quella degli “amici di penna Micors”, che mantengono viva la corrispondenza con i detenuti di diverse carceri italiane, instaurando relazioni epistolari di vicinanza e di amicizia.
Attualmente collaboriamo con 12 carceri in Italia e con il carcere di Fortaleza in Brasile, raggiungendo annualmente circa 800 detenuti.
SERVIZIO AI MALATI
Il servizio ai malati è rivolto principalmente ai malati ospitati presso le strutture ospedaliere, ma diverse equipe fanno anche visite domiciliari. Integrato a questo servizio c’è anche quello specifico dei Ministri Straordinari dell’Eucarestia.
Attualmente ci sono 20 equipe impegnate in strutture ospedaliere, visite domiciliari, cliniche e hospice, che raggiungono annualmente circa 2500 malati.
SERVIZIO AI POVERI
Le esperienze con i poveri tendono a costruire reti di solidarietà, assistenza materiale e ascolto. L’ascolto nasce principalmente in strada o comunque nel contesto di quotidianità in cui il povero normalmente vive.
Dai poveri “si va a scuola” e la nostra esperienza di condivisione con loro ha sempre una valore formativo ed educativo. Alla base dell’esperienza Micors con i poveri c’è il principio fondamentale – citando Papa Francesco – che “la Chiesa non è una ONG”, ovvero che non è chiamata a fare opere di assistenza, ma ad un cammino di condivisione con i poveri, ad essere cioè “povera con i poveri”. Fondamentale per ogni seria attività Micors è quindi la scoperta del “povero che è noi”, ovvero del “malato”, del “carcerato”, dello “straniero”, della “prostituta” che ci abitano. Questa scoperta, accompagnata da un cammino di profonda riconciliazione (riconciliazione = misericordia) con le parti più povere di noi, apre il nostro cuore alle vere Opere di Misericordia e ad una Carità della Gioia, propria del nostro carisma.
“L’arte di amare” di Chiara Amirante diventa quindi lo strumento fondamentale di questo percorso umano e spirituale, perché rendendoci “abili” nella capacità di amare e di essere amati, restituisce alle opere di carità il fondamento che le rende vive ed efficaci, ovvero l’Amore, nelle sue dimensione di autenticità e gratuità.
Oggi la famiglia Micors conta 16 equipe di servizio ai poveri sul territorio nazionale e due missioni in Brasile e Bosnia, quotidianamente impegnate nelle baraccopoli e nelle favelas.
Circa 3500 sono le famiglie e le persone in condizioni di indigenza sostenute da aiuti materiali e raggiunte da questa rete di solidarietà e condivisione.
IMMIGRATI
La rete di aiuti agli immigrati è già attiva e collegata al lavoro di strada. Tuttavia sono in fase di progettazione attività di accoglienza in risposta all’emergenza che oramai da molti anni ci interpella.
E’ imminente l’apertura del primo centro di accoglienza per immigrati a Frosinone, in prossimità della Cittadella Cielo, che ci auspichiamo diventi un progetto pilota replicabile in altre parti d’Italia.
ANTITRATTA
Le missioni di strada, periodicamente organizzate dall’associazione nei luoghi caldi delle città, come anche l’attività di accoglienza, seppure di altre forme di disagio, spesso ci portano a contatto con donne e uomini vittime di tratta e legati al mondo della prostituzione.
Attualmente non ci sono equipe attive specifiche che lavorano su strada, ma collaborazioni con altre associazioni impegnate nel settore.
E’ in fase di studio il progetto di aprire un alloggio protetto per donne vittime di tratta.
MINORI, AFFIDAMENTO, SOSTEGNO ALLA VITA
Le esperienze attuali afferenti a questa macro-attività sono quelle delle Case Agape in Brasile. Tuttavia, dati i talenti specifici che diversi membri dell’associazione hanno maturato nell’ambito della consulenza familiare e dell’educazione e considerate le numerose esperienze di accoglienza alla vita, nella forma dell’affido e dell’adozione, presenti nell’opera, è maturata l’esigenza di iniziare con un’equipe ristretta un cammino di riflessione e condivisione sui temi dell’accoglienza alla vita, dell’affido e dell’adozione, che possa confluire nella creazione di nuove equipe di mutuo-aiuto tra genitori affidatari o adottivi, in case-famiglia, in centri di accoglienza alla vita e altro.