Papa Francesco ha indetto una giornata di preghiera e di digiuno per la pace con un annuncio a sorpresa davanti a 20 mila fedeli radunati in Piazza San Pietro, in occasione del consueto Angelus domenicale il 4 febbraio 2018.
Il Papa ha chiesto di vivere questa giornata di preghiera e digiuno per la pace e contro ogni forma di violenza il prossimo 23 febbraio 2018, venerdì della Prima Settimana di Quaresima. L’attenzione è posta in modo particolare verso le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan, attraversate da una grave escalation di violenza e sopraffazione, ma senza dimenticare tutte le situazioni di conflitto che si protraggono in ogni parte del mondo.
Questa nuova iniziativa richiama alla mente la storica veglia per la pace in Siria convocata dal Pontefice il 7 settembre 2013, all’inizio del suo pontificato, per scongiurare l’esplosione di una nuova guerra mondiale. Come in quell’occasione, ora il Papa invita «anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune». Il Papa ha anche approfittato della ricorrenza in Italia della Giornata per la Vita, sul tema “Il vangelo della vita, gioia per il mondo”, per stigmatizzare ancora una volta quella “cultura dello scarto” che miete vittime tra i più deboli, bambini e anziani in primis. A braccio ha detto: «Sono pochi in realtà, e questo mi preoccupa, perché non sono tanti, quelli che lottano per la vita in un mondo dove ogni giorno si fanno più armi, ogni giorno si fanno leggi contro la vita, ogni giorno va avanti questa “cultura dello scarto”, di scartare quello che non serve, che dà fastidio… Per favore, preghiamo perché il nostro popolo sia più cosciente della importanza della vita in questo momento di distruzione e di scarto della umanità».
Anche Nuovi Orizzonti aderisce a questa iniziativa che chiama tutta la Chiesa ad unirsi in preghiera e pertanto vogliamo riproporre il Video dell’Angelus per ascoltare la sue parole e il testo integrale da poter meditare.