Il 18 ottobre di dieci anni fa, dopo una lunga malattia partiva per il cielo Mons. Salvatore Boccaccio, vescovo di Frosinone – Veroli – Ferentino e primo assistente spirituale di Nuovi Orizzonti. Nell’anniversario sono state promosse diverse iniziative per commemorarne la figura, tra cui un convegno che si svolgerà il prossimo 01 dicembre a Frosinone.
Anche noi cogliamo la circostanza per fare memoria di questo pastore buono profumato di greggeche tanta parte ha avuto nella fondazione e nel primitivo sviluppo di Nuovi Orizzonti di cui si sentiva visceralmente papà.
Fu “don Salvatore”, che per primo, come vescovo ausiliare di Roma, accolse e incoraggiò desiderio e il progetto della nostra Chiara di riportare il vangelo nel luogo dove era nato: in mezzo agli ultimi, ai diseredati delle periferie esistenziali, agli sballati per ridare dignità e speranza al popolo della notte. A distanza di tanti anni, possiamo affermare che l’incontro tra Chiara Amirante e Mons. Boccaccio, porta in se l’impronta della Provvidenza: il carisma nascente di Nuovi Orizzonti si sottoponeva al discernimento della Chiesa, e questa, nella persona del vescovo competente per territorio ne riconosceva immediatamente la bontà. Non solo: il carisma coinvolse immediatamente don Salvatore che, come Chiara, portava nel cuore la vocazione ad essere strumento di una Chiesa in uscita. Da questo incontro di anime grandi è nata Nuovi Orizzonti.
Chi scrive ha avuto il dono di essere stato segretario e stretto collaboratore di don Salvatore nel tempo del suo servizio episcopale nella Diocesi di Frosinone – Veroli – Ferentino (1999 -2008) e di essergli stato accanto fino alla fine durante la sua dolorosa malattia, ma soprattutto ha condiviso insieme con lui (e grazie a lui ), la vocazione e l’amore al carisma di Nuovi Orizzonti.
Sono testimone di quanta premura egli avesse per quest’opera di Dio, di come se ne preoccupasse con discrezione attenta: senza interferire direttamente nel suo governo ma curando con pazienza il suo sviluppo come si fa con una giovane pianta per prepararne la piena fioritura.
Comprese immediatamente la valenza ecclesiale del carisma di Nuovi Orizzonti e, da pastore zelante per il suo gregge, volle metterlo a servizio della pastorale della sua Diocesi. Fu per questo che si impegnò instancabilmente affinchè proprio a Frosinone, sorgesse la Cittadella Cielo, destinata ad essere il cuore pulsante dell’opera. Ne vide i prodromi ma non ha potuto vederne la realizzazione; prima di morire, però, volle assicurare a Chiara che l’avrebbe benedetta dal cielo.
Nonostante gli impegni del suo ministero episcopale, che per scelta viveva in maniera dinamica a diretto contatto con la gente, don Salvatore riusciva sempre a trovare il modo e il tempo per esercitare il ruolo di Assistente Spirituale di Nuovi Orizzonti. Faceva questo non teoricamente ma coinvolgendosi in ogni modo e in prima persona. Era felice quando, ogni volta che gli era possibile, poteva tenere una catechesi o celebrare la S. Messa per i ragazzi della comunità di Piglio e non erano rare le occasioni in cui anche lui scendeva in strada a fare evangelizzazione sul campo. Come Assistente spirituale, non solo ha curato il percorso dei responsabili della comunità ma spesso (…e volentieri) ascoltava personalmente i ragazzi accolti e di tanti era confessore e direttore spirituale.
Convinto che una evangelizzazione efficace richiedesse strategie pastorali aggiornate e che il carisma di Nuovi Orizzonti era portatore di una grande potenzialità in questo campo, il vescovo Boccaccio ritenne utile fondare la “Casa di formazione al Presbiterato Emmanuel”, un piccolo seminario maggiore dove, alla luce del carisma, venissero formati sacerdoti capaci di tuffarsi per amore in ogni genere di inferi, attenti soprattutto a ri-annunciare il vangelo nei luoghi fisici e sociali dell’indifferenza religiosa.
A distanza di dieci anni dalla sua nascita al cielo, il magistero, la testimonianza di santità e l’esempio di don Salvatore sono vivissimi all’interno di Nuovi Orizzonti e ci sono preziosi per vivere il nostro carisma a servizio della Chiesa.
Voglio concludere questo articolo riportando uno stralcio di quanto la nostra Chiara ebbe a scrivere in occasione della morte di don Salvatore esprimendo i sentimenti di tutta Nuovi Orizzonti.
“…Grazie don Salvatore per il tuo eroismo nascosto ai più, per i tanti tuoi si, olocausto prezioso di amore per la salvezza delle anime. Grazie per il tuo esempio, per la tua paternità, per la tua estrema fedeltà nel ripetere in manus tuas, anche nell’ora così terribile e prolungata dell’agonia. Grazie per il tuo luminoso esempio che continua a spronarci (…). Sei più che mai presente nei nostri cuori con il tuo sguardo profondo, intenso, austero e pieno di tenerezza; con le tue parole di fuoco vibranti di passione per Gesù ; con il tuo volto sfigurato dal dolore e trasfigurato dall’amore (…) Siamo certi che nel Cielo, nel cuore di Gesù, possiamo continuare ad incontrarci ogni giorno. Grazie papà Salvatore”
E’ quello che diciamo anche oggi. Aggiungere ulteriori parole sarebbe stonato!