Nuovi Orizzonti dal 31 marzo sarà impegnata in una nuova missione in Ucraina, a Leopoli, questa volta insieme ad una delegazione di 200 volontari facenti capo a 142 associazioni , per dire uniti il nostro “Stop alla guerra” e per portare aiuti umanitari e far arrivare in Italia categorie fragili che non riescono a scappare dalla guerra in particolare e persone povere, malate e bambini oncologici.
A Leopoli verrà letta la lettera di Chiara AMIRANTE alla cittadinanza e alle istituzioni, documento che verrà messo agli atti della Manifestazione di Pace.
Ecco il testo:
Nuovi Orizzonti – associazione internazionale – ha da subito aperto tutte le comunità e famiglie, attivando la nostra rete per missioni umanitarie. Aderiamo a questa missione e manifestazione di Pace perché vogliamo esserci insieme a tutte le altre associazioni e persone.
Con profondo dolore nel cuore continuiamo ad assistere attoniti all’escalation di violenza. Preghiamo, digiuniamo, manifestiamo per la pace, perché questa incredibile follia si fermi quanto prima. Siamo qui unendoci agli appelli di Papa Francesco a credenti e non credenti: “Il conflitto non è inevitabile. È l’ora di abolire la guerra! Fermate questo massacro! Mai più la guerra! Pace! Pace! Pace!”
“Mai più la guerra!”. È con queste che vogliamo comunicare a tutta la comunità Ucraina di Leopoli la nostra piena solidarietà nel momento più terribile e drammatico della storia di questo popolo.
E’ con il cuore spezzato e traboccante di dolore che la Comunità Nuovi Orizzonti vuole farsi prossima a quanti in questo momento vengono strappati con violenza dalle loro case, dagli affetti e da quanto avevano di più caro. Vogliamo offrire il nostro aiuto concreto a partire dai più fragili: orfani, donne sole e anziani…
Siamo qui per invocare con voi a gran voce la parola “Pace”!
Siamo qui senza armi perché la sola arma di cui abbiamo tutti bisogno è quella della verità e dell’amore. Vogliamo impegnarci a vivere il conflitto in modo non violento, che, come ci insegna Papa Benedetto XVI, non consiste “nell’arrendersi al male […] ma nel rispondere al male con il bene (cfr Rm 12,17-21), spezzando in tal modo la catena dell’ingiustizia».
L’appello che Papa Paolo VI rivolgeva all’assemblea delle Nazioni Unite nel lontano 4 ottobre 1965 sia di richiamo alla stessa organizzazione, che oggi è ostaggio di veti che ne impediscono il necessario e fondamentale intervento diplomatico e di interposizione all’interno del conflitto Ucraino.
Auspichiamo quindi che la recente Risoluzione ONU A/ES-11/L.2 “Conseguenze umanitarie dell’aggressione contro l’Ucraina” venga immediatamente sostenuta e applicata al fine di:
- assicurare la tutela dei civili, del personale umanitario e sanitario, compresi mezzi e strutture, dei giornalisti e delle persone in situazioni vulnerabili, incluse donne e bambini;
- garantire il rispetto e la protezione dei beni indispensabili per la sopravvivenza della popolazione civile e per le infrastrutture civili, nonché la fornitura di servizi essenziali;
- provvedere alla protezione dei civili in fuga compresi i cittadini stranieri, in particolare gli studenti, senza discriminazioni, consentendone il trasferimento volontario, sicuro e senza ostacoli;
- porre fine agli assedi delle città in Ucraina, in particolare della città di Mariupol, evitando di aggravare ulteriormente la situazione umanitaria per la popolazione civile e di ostacolarne l’evacuazione;
- assicurare il rispetto del diritto internazionale umanitario, comprese le Convenzioni di Ginevra del 1949 e il protocollo addizionale I del 1977, dei diritti umani e del diritto dei rifugiati.
Chiara Amirante
Fondatrice Presidente Nuovi Orizzonti
Per ora abbiamo potuto accogliere una novantina di mamme e bambini (anche in Cittadella Cielo ne sono già arrivati una quindicina) ma nei prossimi giorni, avendo fatto un veloce sondaggio nei nostri vari Centri di accoglienza, potremo accoglierne altri 300, stringendoci al massimo.
Inoltre, in questa settimana abbiamo avuto la disponibilità di 143 famiglie pronte ad accogliere e di 18 alloggi.
Naturalmente è stato da parte di tutti noi l’ennesimo salto di fede nella Provvidenza (visto che con la pandemia tutti i Centri sono in difficoltà economiche per coprire le spese, ed eravamo già oberati di lavoro). Considerate che il costo giornaliero per l’accoglienza di una persona è quantificato almeno in 30€ al giorno, quindi considerando di riempire già la prossima settimana 135 posti disponibili nei nostri Centri avremo fin da subito un impegno di spesa di 121.500€ al mese.
È stato bello vedere tanti rispondere già con generosità ed è una grande gioia vedere riaccendersi il sorriso in questi bambini e mamme così fortemente segnati da una esperienza davvero inimmaginabile. Sentiamo forte la responsabilità davanti a Dio di rispondere in ogni modo a questo doloroso grido che ci interpella e siamo certi che ancora una volta la Provvidenza ci sosterrà.
Abbiamo quindi bisogno del sostegno di tutti, perché i fondi ad oggi raccolti ci permetteranno di coprire appena un mese di accoglienze.