Medjugorje è un luogo dove puoi toccare il cielo con un dito, tanto è profondo il silenzio nel quale si immerge il cuore in cima al Podbrdo. Ma è anche un luogo pieno di sassi che fanno fare i conti con le spigolosità dell’animo umano e con le povertà che ci circondano.
In occasione dello scorso 40°anniversario, con un evento in diretta video abbiamo fatto un viaggio attraverso le storie di vite rinnovate dall’Amore vero, siamo poi andati nelle baraccopoli dei campi profughi dove opera Nuovi Orizzonti e infine abbiamo potuto vedere la distribuzione dei pacchi alimentari che mensilmente molte persone di circa 200 nuclei familiari nel bisogno ritirano direttamente nella comunità locale di Nuovi Orizzonti.
Un aiuto materiale che per don Tonino Catalano e l’equipe rimasta con lui è sempre l’occasione per incontrare i bisogni del cuore e dell’anima di tantissime persone. Queste attività non si sono mai fermate, anche durante la pandemia, anche con un piccolo gruppo di persone presenti.
Ora in estate la Cittadella Cielo Horizonti Mira ha accolto mamme e bambini provenienti dall’Ucraina e gli altri centri di Nuovi Orizzonti hanno accolto quasi un centinaio di persone stabilmente, oltre ai pellegrini, giovani, persone che chiedevano conforto e supporto spirituale e umano.
Vorrei condividere una testimonianza che mi ha colpito molto. Spero che le sue parole arrivino anche a tutti voi con la stessa forza di quella diretta (ho cercato di riportare le sue parole, nel suo italiano quasi perfetto).
“Mi chiamo Tomo, sto con Nuovi Orizzonti già da 11 anni, li ho incontrati nel 2009 quando hanno aperto la Cittadella Orizzonti di Pace a Medjugorje. Avevo sentito che cercavano un po’ di persone locali da assumere. In Bosnia ed Erzegovina è tanto difficile trovare un lavoro, ma io desideravo rimanere qui, nella mia terra.
All’inizio ho iniziato a lavorare nel negozietto della Cittadella, poi appena ho finito la facoltà di Economia all’università, sono stato trasferito in ufficio. Oggi sono amministratore.
Conosco la povertà di questa terra e so come tante famiglie sono nella povertà: sono grato per questa possibilità che ho avuto nella vita. Oggi sono sposato, ho un figlio e posso solo ringraziare Dio perché ho una casa e una famiglia e ho la possibilità di vivere qui.
Quando mi alzo la mattina per andare a lavorare penso sempre alle tante persone che sono nel bisogno: noi siamo una struttura che li può aiutare, almeno un po’.
Qui in Bosnia ed Erzegovina cambiare il tuo stato di vita sembra davvero una missione impossibile. L’unico aiuto arriva da associazioni e organizzazioni come Nuovi Orizzonti. Per questo voglio ringraziare tutti i benefattori che ci aiutano.”