Dall’Italia
Proposte formative, vacanze alternative, pellegrinaggi, campi per adolescenti, campi di servizio ed esperienze comunitarie nei centri di accoglienza in Italia: davvero questa estate è stata un pullulare di iniziative meravigliose per ripartire insieme, per costruire e ricostruire a partire da noi, sulle macerie di una pandemia e di una guerra, ed andare incontro all’altro.
Da Medjugorje
In questo tempo di “ripartenze” anche la piccola comunità di Medjugorje è piena di fermento: continua il progetto umanitario di distribuzione di beni di prima necessità, sono già partite due missioni in Polonia per portare aiuti ai profughi e Casa San Giuseppe si è aperta all’accoglienza anche delle prime famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Medjugorje è da sempre un luogo di Pace e alcune piccole e semplici cose qui diventano pregne di significati: la celebrazione della messa con un sacerdote ucraino ed un bambino ucraino che riceve la prima comunione, sono momenti intensi e commoventi!
La comunità ha anche avuto la gioia di avere in visita la nostra fondatrice, Chiara Amirante. La sua visita ha avuto lo scopo di ridare un nuovo impulso alla Missione: l’intento è quello di riaprire la Cittadella Orizzonti di Pace, che ha una capienza di circa 200 posti, all’accoglienza dei profughi della guerra in Ucraina.
È incredibile come lo scenario dell’inizio delle apparizioni si ripresenti oggi in modo tragico. La guerra continua e il messaggio di Medjugorje è ancora più potente: “Pace, Pace, Pace!”.
Dal Brasile
L’accoglienza dei bambini e dei ragazzi, l’evangelizzazione di strada, i progetti di aiuto nelle favelas non hanno conosciuto battute di arresto, neanche con la Pandemia. Tuttavia anche per la Missione in Brasile ci sono importanti novità! Grazie al sostegno e alla generosità degli Amici della Missione, con nuovi spazi, nuove attività e un rinforzo del personale educativo, riparte “Emmaus” a Fortaleza, il progetto educativo rivolto ai bambini che vivono in favelas e alle loro mamme. Anche il centro diurno Perfeita Alegria di Quixadà, dopo la chiusura dovuta all’incendio e poi alla Pandemia, ha riaperto con un nuovo programma di alfabetizzazione per 20 bambini, che trovano nei locali del centro un luogo dove mangiare, farsi la doccia, fare attività ludiche e ricreative, ma soprattutto attività di rinforzo scolastico. Per Natale è anche in programmazione un nuovo campo lavoro: un’esperienza missionaria e comunitaria per giovani che avrà come destinazione proprio la Missione in Brasile.