Le testimonianze dei giovani di Nuovi Orizzonti, dal Cammino di San Benedetto.

Le testimonianze dei giovani che hanno partecipato al Cammino di San Benedetto dall’8 al 13 luglio 2024. Il cammino rientra tra gli eventi di Nuovi Orizzonti per l’estate 2024 ed è stato organizzato da  Valentina Cason, insieme hanno vissuto momenti di silenzio, contemplazione e condivisione da Subiaco fino a Montecassino, portando con loro tante intenzioni di preghiera lungo il pellegrinaggio. 

Il cammino per me è stato un’esperienza di comunione e fraternità con i compagni di viaggio, con cui abbiamo condiviso fatiche e gioie.
È stato anche un’occasione per prendermi del tempo per me stessa, pregare e stare con il Signore, e così facendo andare a fondo su alcune ferite e dinamiche della mia vita, anche grazie alla meditazione quotidiana della Parola.
Il cammino è imparare a tenere il passo, come nella vita, e a volte rallentare, altre stare al passo di chi cammina con te, imparando a dosare le forze in base alla strada da percorrere ogni giorno. Il cammino ti insegna ad ascoltarti e ad entrare in contatto con ogni parte di te.
Marta

 

Un’ esperienza incredibile. Di profonda lentezza, condivisione, comunione, Bellezza. Sei giorni immersi a tu per tu con la natura, sempre pronta ad accoglierti e donarti meraviglia, e con un gruppo di amici incredibili che hanno saputo esserci ed essere sostegno per me.
Un cammino non solo fisico ma, soprattutto, interiore e spirituale, capace di smuovere emozioni, pensieri, ricordi e riflessioni.
Ciò che mi porto a casa, oltre a tutti i paesaggi visti, è la bellezza della comunione tra noi, la quale ha reso il cammino un’ esperienza davvero bellissima e che porterò per sempre nel cuore.
Matteo

 

La presenza di Gesù, che cammina con noi e ci aiuta quando lo chiediamo, si è manifestata in questo cammino attraverso angeli inviati per compiere miracoli nelle nostre vite, come tutti i miei compagni di viaggio ma in particolare in questi giorni con la presenza spirituale di San Benedetto.
La GIOIA è stata una costante durante questo viaggio, insieme alla sensazione di LENTEZZA. Ho potuto sperimentare la bellezza del CREATO e l’unione con esso, mentre sudavo e mi sforzavo fisicamente. La LIBERTÀ e la SEMPLICITÀ erano palpabili in ogni momento, e ho potuto coltivare RELAZIONI significative con i miei compagni di viaggio.
L’amore di Dio, sempre nuovo e da scoprire, si è rivelato attraverso i volti di ogni amico e compagno di viaggio, attraverso le benedizioni di ogni persona che abbiamo incontrato lungo il percorso, attraverso il perdono durante la confessione e attraverso la contemplazione del Creato che mi ha fatto sentire ancora più vicino a Dio.
Questa esperienza è stata un dono prezioso, ricca di emozioni profonde e sensazioni, molte delle quali devo ancora metabolizzare ma che porterò sempre nel mio cuore.
Mario

 

I frutti che ho ricevuto in questo cammino sono molti, in particolare ho sperimentato cosa vuol dire essere uniti nella difficoltà che incontravamo durante questo e i momenti di fatica interiori. Una delle mie difficoltà é  affrontare la riconciliazione tramite la confessione con Dio Padre e qui proprio nell’ultimo giorno grazie a questa ho potuto ritrovare quella parte di me  bisognosa dello sguardo e della guida del Padre che si era assopita in me . Il cammino ti fa vedere anche quelle parti di te che magari non riesci ad accogliere, quelle parti che ti chiedi il perché ci siano ma ascoltando le condivisioni degli altri capisci che sei tu a farne un ostacolo e che puoi superarle se ti fidi e affidi. So che ancora ci vorranno dei giorni per assimilare tutto quello che é accaduto ma é una di quelle esperienze che resterà impressa nel mio cuore .
Lorenzo

 

Oggi percorrendo gli ultimi km che ci separavano dall’ingresso all’abazia di Montecassino, ho sentito tanta commozione nel cuore. Ho ripensato a questi sei giorni di cammino e a come ogni mattina mi svegliassi con la frase “Oggi non ce la faccio”, e a come ogni giorno passo dopo passo ce l’ho fatta. Quello che mi porto è che il: “Non ce la faccio” messo nelle mani di Dio diventa forza che ti spinge a camminare, e a come ho fatto esperienza concreta che Dio prende il mio dolore e lo porta con me. Mi porto la consapevolezza di essere fragile e di avere bisogno che il fratello mi dia da bere, nello spirito e nella concretezza, che mi aiuti a prendere la borraccia dallo zaino e che condivida con me il suo cuore, e che ho bisogno di camminare in cordata nella vita di tutti i giorni.
Infine mi porto la consapevolezza che ogni attimo è prezioso e mi prendo l’impegno di starci dentro passo dopo passo, senza stare a guardare troppo avanti per vedere se mi aspetta una salita o una discesa, semplicemente guardare al passo che sono chiamata a fare in questo momento.
Raffaela

 

 

È ormai giunto a termine questo cammino di corpo e anima e il mio cuore torna a casa pieno di gratitudine. Ho scelto di prendermi questi giorni per staccare dalla frenesia della quotidianità, dalle tante voci, dai mille impegni che mi avevano allontanato dall’ordine e dall’essenzialità e che ora sono riuscita a ritrovare dentro di me. É stato un cammino faticoso e intenso, ma tanto desiderato. Ogni passo della salita non solo mi ha permesso di avvicinarmi giorno dopo giorno alla tappa da raggiungere ma é stato un riscoprirmi, un ritrovare il senso: un viaggio interiore. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la comunione che ogni giorno aumentava fra noi che ha permesso a ognuno di condividere gioie, lacrime e grazie e di vivere l’Amore.
Matilde

 

È la mia prima esperienza in cammino con Nuovi Orizzonti e vorrei ringraziare tutti per la  comunione vissuta. Sono stato molto colpito nella relazione con Dio attraverso il Vangelo e le letture sulla vita di San Benedetto, poiché non mi era mai capitato di meditarle, e mi son andate dritte nel cuore.
Ho sperimentato una crescita nuova e il bisogno di ritrovare la risposta a quello che cercavo. Mi sono allontanato dalla mia routine quotidiana, per prendermi uno spazio così come un albero che cresce con le sue radici ha bisogno dell’acqua. Nel silenzio ho pregato, alimentando la mia fede: questa è una grazia che Lui ci ha donato attraverso la natura. Ho sperimentato la bellezza di chi mi viene incontro nel momento in cui ho bisogno e la bellezza e l’importanza delle relazioni.
Ho compreso di più che ogni persona ha la sua storia, con il suo passato e che è importante crescere assieme.
Di certo ciascuno di noi torna cambiato da questo cammino.
Contemplo  diversi frutti che sono  punto di partenza ora che torno a casa
Parishat