Cerchiamo di raccontarvi sempre storie a lieto fine, storie dove l’Amore vince. Anche questa lo è, dovete solo avere il coraggio di leggerla fino in fondo. È la storia di Ryan, uno dei nostri “bambini” del progetto Coração.
Ryan è stato trovato morto il 29 ottobre 2021 a Quixeramobim, legato mani e piedi sulla riva di un fiume, colpito con tre pallottole alla testa, a soli 19 anni.
Ryan aveva un cuore generoso, si fidava delle persone e questo spesso lo portava ad avere amicizie sbagliate. Ha sempre vissuto con la nonna, fin da quando aveva un anno, perché i suoi genitori erano separati e a causa degli impegni del loro lavoro non potevano badare a lui. Ma anche quando i genitori sono tornati insieme e lo rivolevano a casa con loro, Ryan è rimasto con la nonna, per non lasciarla sola, perché le voleva bene.
Era un Ragazzo di Luce, un ragazzo di Dio, per me era una stellina,
questo la mamma continua a ripetere quando parla di lui ai nostri missionari.
Ryan riusciva in tutto quello che faceva. Impiegava il suo tempo lavorando, aveva imparato a pitturare con suo cugino che è un professionista nel settore. E anche quando il lavoro come pittore era venuto meno, subito aveva trovato un altro impiego, come venditore porta a porta di materiale per le pulizie.
Mostrava sempre attenzione per le necessità della casa e della famiglia, contribuendo anche economicamente alle spese. Il suo sogno era diventare un cantante famoso e spesso scriveva e componeva dei testi. Questo sogno lo aiutava a intravedere un futuro migliore, capace di aiutare la famiglia. Spesso diceva alla mamma:
“mamma ti amo, mi prenderò io cura di te, ti darò una vita migliore”. Quando i poliziotti hanno trovato il suo corpo, nel suo telefono c’era un testo funk che parlava di lei. Non si conoscono le ragioni di questo omicídio, non sembra facesse parte di gang o fazioni.
La mamma racconta un aneddoto su di lui.
Era un período molto difficile per la nostra famiglia, di estrema necessità. Un giorno i missionari fecero una visita a sorpresa a casa nostra e in quel momento io stavo servendo un solo pane di farina di granoturco per i miei 8 figli. Fu Ryan in quell´occasione a dire: “mamma, ma abbiamo solo questo da mangiare?”. È così che è iniziato per noi il progetto Coracao.
Ryan venne inserito nella lista del Sostegno a Distanza e ne fu sempre tanto grato! La cesta è arrivata al momento giusto nella vita di questa famiglia e da quel momento la loro vita è davvero cambiata in meglio.
Quando saluta i missionari che vanno a trovarla, la mamma ringrazia tutte le persone che in Italia contribuiscono a realizzare la cesta che ricevono ogni mese e dice: “Che Dio possa provvedere sempre di piú!”.
Oggi la cesta viene consegnata al fratellino di Ryan, John Lucas, che quando è diventato maggiorenne è entrato nel progetto al posto di Ryan. L´ultima cesta è stata quella del mese di gennaio. Quando è venuto a prenderla, John Lucas aveva una maglietta con la stampa del viso di Ryan, una delle tante magliette che la mamma ha voluto stampare col suo viso per ricordarlo. Il 2 febbraio nel giorno del suo compleanno ci sarà un momento di commemorazione per lui al Santuario di Quixada, in cui saranno fatte volare delle colombe in segno di pace, per Ryan.
Anche noi abbiamo voluto ricordarlo. E abbiamo voluto farlo con voi che lo avete sostenuto, che sostenete ogni giorno la vita dei piccoli Ryan di Quixada e Fortaleza e che donate alle loro mamme un respiro in più quando riescono a mettere sulla tavola un piatto caldo per i loro figli. Il lieto fine di questa storia c’è e siete voi. È il grazie della mamma di Ryan, che nonostante pianga ancora la morte di un figlio, apre il cuore ad un sorriso pensando a voi che le fate del bene. Il lieto fine è Ryan che è morto sì, ma non ha ucciso nessuno. La vita di strada nelle favelas non ha avuto pietà di lui. Ma la pietà ha vinto nelle parole della mamma:
Che Dio possa toccare il cuore di chi ha commesso questa crudeltà, che Dio li perdoni perché solo Dio può perdonare. Io ancora non sono pronta, ma Dio può.