Una cordata d’Amore.

Sono Giulia, ho 28 anni e vengo da Sori, un paesino della meravigliosa riviera ligure di Levante. La scorsa estate ho deciso di fermare un attimo la mia frenetica vita per dedicare un tempo a me stessa e agli altri, partecipando al progetto “Free Mind” presso la “Cittadella Cielo” di Insieme Verso Nuovi Orizzonti Odv a Frosinone.
Questo luogo sin dai primi giorni è stato casa per me. Mi sono da subito sentita in un luogo protetto, sicuro, pieno di ascolto e pieno di iniziative stimolanti.

Vivere in questa “Cittadella” per me è davvero un privilegio. Condivido insieme ai miei compagni di cammino, la bellezza di essere in cordata, verso la stessa meta: la piena realizzazione della nostra felicità. E per scoprirla, ho capito che devo prima conoscermi bene. E proprio questa consapevolezza è stato il primo passo: per conoscermi in profondità è necessario sapermi ascoltare, essere attenta alle emozioni che mi abitano, alle sensazioni che provo, alle intenzioni che muovono
le mie azioni.  Questo non me l’aveva mai detto nessuno e ora sto facendo l’esperienza bellissima di condividere questa novità con i tantissimi giovani che arrivano qui a visitare Cittadella. Cerchiamo di stimolare in loro riflessioni che avrei voluto nascessero anche in me alla loro età, e invece me le sto ponendo solo ultimamente. Sono sempre andata dritta come un treno, seguendo quello che mi veniva proposto come “successo”, una realizzazione professionale. Ho studiato tantissimo, ma solo ora sto frequentando la scuola più utile di tutte: quella dell’Amore. Più ragazzi incontriamo e più mi accorgo di quanto il bisogno di essere Amati (con la A maiuscola), venga riconosciuto da tutti.

“Ti senti davvero felice? Ti senti libero? Quando ti sei sentito davvero felice?” Queste semplici domande a sentirle sembrano quasi banali, ma arrivano dritte all’essenziale, smascherano ogni falsità e ogni ideale di cui la società ci parla, non lasciano indifferenti e scuotono i cuori di tutti.

 

Queste riflessioni, le nostre piccole testimonianze di vita vissuta, preparano il terreno per una nuova consapevolezza di sé. Il mio augurio è che questi ragazzi possano trovare degli adulti credibili a cui fare riferimento, che li sostengano, li supportino, li accolgano con amore e li aiutino a spiccare il volo, ma soprattutto mi auguro di poter essere anche io una figura così per loro.

Giulia Calvauna