Nessuno si salva da solo.

Sono Francesca, ho 24 anni, vengo da Ferrara (Emilia Romagna) ed ho scelto di dedicare questo anno per vivere l’esperienza del Progetto “Free Mind” nella Cittadella Cielo di Insieme Verso Nuovi Orizzonti a Frosinone dove ho potuto immergermi completamente nel mondo della “solidarietà” e dell’inclusione sociale. Ho potuto toccare con mano l’importanza e la profondità del concetto “solidarietà”, che significa entrare in empatia con chi ho accanto, mettere da parte me stessa per prendermi cura di chi ha bisogno, donare senza aspettarmi nulla in cambio, mettermi in gioco senza riserve e paure, amare e accogliere.

In modo particolare l’esperienza che più mi ha permesso di immergermi in me stessa e negli altri è stato a novembre quando, durante una street action, ho cantato in Piazza del Popolo a Roma
circondata da tutto il gruppo di volontari.

Quel momento è stato per me particolarmente significativo perché è andato a “medicare” la vergogna che spesso mi abita dentro insieme alla paura di sbagliare, alla paura di quello che gli altri penseranno di me, portando alla luce un mio reale talento. In quel pomeriggio ho sperimentato la potenza della musica, capace di azzerare le distanza fra
migliaia di cuori attraverso una sola canzone; nell’incontrare i giovani che vivono particolari situazioni di disagio sociale, quello della musica é un canale diretto e prezioso per trasmettere messaggi di vicinanza, creare spazi di dialogo e far arrivare la bellezza della vita; il tutto valorizzato e arricchito dalle testimonianze di altri giovani che, come quelli che incontriamo per le strade, hanno attraversato periodi bui che sembravano non avere via di uscita.

Oggi posso dire di avere molta più fiducia in me stessa e nelle mie capacità, grazie anche alla scoperta dei miei talenti e di quanto sia prezioso ed importante metterli a disposizione per gli altri.

Nel cuore sento tanta gratitudine per questo progetto e per tutte quelle persone che hanno creduto in me dal primo momento, senza smettere mai di farlo, anche e soprattutto quando io ero la prima a non credere in me stessa.

Finalmente posso contemplare pienamente la bellezza della vita, dell’essere tutti diversi e unici in ogni dettaglio.

Francesca La Torella