I Bambini.
Lo sguardo dei bambini è una delle cose che ti rimane più impressa in BRASILE: occhi scuri, profondi, che spesso cercano la tua attenzione.Ma quello sguardo penetra ancora più profondamente nel tuo cuore quando hai l’opportunità di vedere come vivono molti di loro. Le baracche all’interno delle FAVELAS sono dei luoghi bui, piccoli, angusti, sporchi, a volte caratterizzati da odori nauseanti e i bambini dormono spesso in amache appese ovunque: non c’è posto per i letti in terra.
Nelle Favelas di FORTALEZA i bambini sono costretti a giocare chiusi in queste baracche: non possono uscire nelle strade perché la violenza è enorme ed il rischio è troppo grande di venire uccisi per un nulla dalle Gang che hanno potere assoluto li dentro. “Ne hanno ucciso uno proprio qui davanti casa l’altro giorno” ci dice una delle mamme che sosteniamo con il Progetto Coraçao.
E così quelle stanze anguste, in cui io non riuscirei a resistere nemmeno per un ora, diventano delle vere e proprie prigioni, in cui giocano, appesi nelle loro amache, oppure seduti insieme con tanti fratellini sullo stesso divano rotto e nella stessa stanza buia condivisa con la mamma, la zia, a volte anche la nonna.
Qualche anno fa alcuni di questi bambini ed adolescenti hanno bussato alle porte di NUOVI ORIZZONTI chiedendo AIUTO perché potessero uscire ed avere un luogo sicuro ove poter giocare fuori delle Favelas.
È per rispondere a questo GRIDO che è nato il Progetto EMMAUS: un centro diurno e protetto all’interno del C.E.U. ove bambini ed adolescenti possono giocare insieme al pomeriggio, disegnando o correndo dietro ad un pallone, sentendosi al sicuro, amati e liberi di essere quello che sono … prima di rientrare nelle loro stanze buie, prima di riappendersi nelle loro amache.
E che gioia potere vedere gli stessi bambini e le stesse mamme, incontrate al mattino nelle Favelas, mangiare, giocare e fare festa tutti insieme, nella serata organizzata per loro nei locali di Emmaus. Vedere nei loro occhi la luce, la gioia e quella speranza, che non può essere tolta a nessun bambino del mondo.
Più all’interno del BRASILE, nelle FAVELAS di QUIXADÀ, non c’è la violenza di Fortaleza, ma di certo c’è la stessa povertà. Qui i bambini giocano anche all’aperto e corrono insieme, con i loro piedini scalzi, sopra qualunque cosa ci sia in terra!
Ti corrono incontro e ti seguono perché quando entri nella Favelas forse sei la novità della loro giornata.
E quando, dopo aver parlato un po’ con le loro mamme, ti avvicini, sono pronti ad abbracciarci, a lasciarti senza fiato per il loro affetto, a sommergerti sotto un insieme collettivo dei loro abbracci. “Avvertono la mancanza della figura paterna” mi spiegano Francesca e Dania che vanno ad incontrarli regolarmente.
Alcuni di loro, che non hanno nemmeno una famiglia, perché orfani o abbandonati dalle mamme, abusati, sono accolti nella nostre casette AGAPE all’interno della Cittadella di Quixadà. Vivono tutti insieme, accompagnati dalle nostre operatrici, come se fossero una vera famiglia, con i ragazzi più grandi che spesso si prendono cura dei più piccoli.
Essere presenti, giocare con loro, farli sentire ascoltati e amati personalmente è il segreto per fargli sentire FAMIGLIA e CASA, mi dice Lidiana la responsabile.
Un dono vederli insieme … guardare i loro occhi scuri ed i loro sguardi profondi, che rimarranno sempre impressi nel cuore.
Un grazie di cuore ai nostri missionari di NUOVI ORIZZONTI qui in Brasile che da tanti anni spendono la loro vita per loro.
Massimiliano Carbonari.
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