Abbattere il muro dell’indifferenza

Nicolas è un neonato che abbiamo trovato steso a terra mentre gridava e piangeva in una casa di fango delle favelas. Appena lo abbiamo preso in braccio, si è calmato regalandoci sorrisi stupendi.

Non giudico niente e nessuno. Ma queste scene feriscono il cuore e non mi abituerò mai a nulla di simile.

Mamma e papà lo hanno abbandonato e sono scappati da questo inferno. Il racconto della nonna che lo ha preso con sé è pieno di dolore e i suoi non verbali vanno ben al di là delle parole nel descrivere questo dramma.

Oggi, non abbiamo potuto cambiare concretamente le loro vite. Questa famiglia è inserita nel progetto Coração (per info: www.nuoviorizzonti.org), ma la loro situazione è così grave che riusciamo solo a dar loro l’indispensabile per sopravvivere.

Oggi, come in tante altre occasioni, abbiamo vissuto l’impotenza di un mondo malato a causa di un esasperato egoismo.

Ma nel mio cuore sono certo che il tempo trascorso insieme, la polvere che si è depositata sui nostri calzari entrando nelle loro case, gli abbracci, gli ascolti, gli sguardi, i sorrisi dei bimbi strappati con giochi semplici… hanno tutti un grande valore: il valore di un’umanità che riparte dalla relazione, abbattendo il muro dell’indifferenza.

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