Quante sono le povertà, ce ne sono tante, troppe, alcune palesemente visibili, ma tante altre invisibili. Se vi chiedessero di prendervi cura della povertà, da quale partireste? Sono certa che se fossimo in cento persone a dover rispondere a quella domanda, ognuno di noi potrebbe dirne una diversa, ma nessuna sarebbe meno o più importante dell’altra perché ogni povertà ha il suo dolore, la sua solitudine, la sua piccolezza. Per questo Nuovi Orizzonti cerca di esserci per ogni povertà e lo fa attraverso diverse aree di servizio che così possono farsi concretamente vicine nella modalità più adeguata. Una delle povertà, che a volte non è percepita come tale, e che sperimenteremo in tanti (mi auguro), è la vecchiaia. Voglio quindi raccontarvi di un esempio concreto di come l’area di servizio di Nuovi Orizzonti, detta Micors (dedicata a cooperazione internazionale e servizi sociali), prova a essere accanto alle persone anziane che si trovano in residenze per anziani.
Con i ragazzi volontari della Cittadella Cielo di Nuovi Orizzonti (tra le varie attività come carcere, centri per disabili… ) andiamo circa una volta al mese in visita di una residenza per anziani, pensando e organizzando delle attività da far con loro e cercando di portare una ventata di allegria e gioia. Gli stessi anziani sono poi ospitati in Cittadella Cielo in occasione degli Enjoy Your Meal, delle giornate dedicate all’ospitalità del povero in collaborazione con varie associazioni e centri del territorio. Ma in questi giorni abbiamo desiderato fare qualcosa di davvero speciale per i nostri nonnetti … e non solo per loro: abbiamo organizzato con la ludoteca “Tutti Giù per Terra” (che si trova negli spazi della Cittadella Cielo di Frosinone) una visita dei bimbi, dai 2 ai 5 anni, presso una residenza per anziani che particolarmente si presta anche alle esigenze dei bambini, la Fisiocenter di Ripi. A questo punto non serve più che parlo io per dare spazio alle testimonianze di alcuni ospiti della residenza (dei quali cambio i nomi per tutelarne la privacy).
Carmela mi ha detto: “ Grazie per averci portato queste meraviglie, già solo nel guardarli capisco che senso ha la mia vecchiaia e tutta la mia vita”.
Giuseppe, con un sorriso con qualche dente in meno ha detto: “ Mi sono divertito tantissimo a giocare con i bambini, mi sono sentito bambino anche io anche se sono bloccato su questa sedia a rotelle”.
E poi c’era anche una signora che soffriva di Alzhaimer che ci ha chiesto due o tre volte chi eravamo e che facevamo lì ma le stesse due o tre volte ci ha detto :” Ma che bello che siete qui, portateci queste gioie più spesso”.
Bimbi e nonnetti hanno giocato insieme, cantato, impastato le ciambelline al vino aiutati dalle operatrici gentilissime e dolcissime della residenza per anziani.
Poi ogni bambino ha premiato, con una medaglietta fatta da loro a scuola, un anziano e non potete immaginare la gioia dei nonnetti, sembrava che avessero vinto le Olimpiadi. È stata una giornata speciale, per i bambini e per gli anziani: un incontro tra piccoli che si sono riconosciuti nella reciproca piccolezza, sostenuti lì dove ciascuno aveva più bisogno e hanno fatto squadra, insieme.
Giulia Ferrandino
(Responsabile area Servizi Sociali e Cooperazione Internazionale)